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In questa sezione puoi trovare le ultime news, novità di mercato e approfondimenti sui prodotti gastronomici della Puglia

10
GIU
Alla scoperta dei vini pugliesi e dei vitigni autoctoni

Tradizione vitivinicola

Alla scoperta dei vini pugliesi e dei vitigni autoctoni

La produzione vinicola della Puglia si posiziona tra le più significative in Italia, con una superficie dedicata di 87.000 ettari e con una produzione vinicola di  4.900.000 ettolitri, di cui il 79% è rappresentato da vini DOP e il 9% da vini IGP. I vini rossi e rosati costituiscono il 65% della produzione, mentre i vini bianchi il 35%. Per lungo tempo, i vini pugliesi erano principalmente destinati ad altre regioni e paesi europei, dove venivano utilizzati per arricchire i vini locali, conferendo colore, struttura e alcol. Tuttavia, negli ultimi anni la situazione è cambiata e i produttori pugliesi hanno iniziato a focalizzarsi sulla produzione di vini di alta qualità, riconoscendo il grande potenziale vinicolo della regione. Uve come Negro Amaro, Primitivo e Uva di Troia hanno guadagnato una notevole reputazione internazionale, contribuendo alla rinascita dei vini pugliesi.La Puglia è anche un'importante area di produzione di vini rosati, ideali per abbinamenti con la cucina locale e adatti al clima caldo che caratterizza l'intera regione per gran parte dell'anno. Nel Salento, i vini si basano principalmente sul Negro Amaro, nell'Alta Murgia a Castel del Monte sul Bombino nero, mentre nella zona di Bari si producono vini con Uva di Troia e Montepulciano. La Puglia, con la sua diversità enologica e la qualità dei suoi vini, si afferma come una delle regioni di riferimento nel panorama vinicolo italiano. Gli esperti coinvolti nella redazione dell'Atlante dei vitigni pugliesi hanno messo in evidenza l'esistenza di tre bacini viticoli omogenei nella regione: Capitanata, Murgia centrale e Salento-arco jonico. Queste aree rappresentano autentiche oasi vinicole, dove la varietà di vitigni autoctoni è straordinaria. Esplorando il panorama enologico pugliese, potrai scoprire vitigni unici come Verdeca/Pampanuto, Bianco di Alessano, Bombino Bianco, Primitivo, Negro Amaro e molti altri. Ogni sorso di questi vini è un'autentica esperienza che ti trasporterà alla scoperta del gusto e delle tradizioni millenarie della Puglia.Ma la Puglia nasconde anche tesori vitivinicoli meno conosciuti, come Cigliola Bianca, Maresco, Minutolo, Moscatello Selvatico, Notardomenico, Ottavianello e Somarello Rosso. Questi vitigni minori, spesso a rischio di erosione genetica, raccontano storie uniche e offrono caratteristiche organolettiche sorprendenti. La Puglia, con la sua ricca storia vitivinicola, è pronta a sorprenderti con una selezione di vini indimenticabili, che ti faranno innamorare dei suoi paesaggi e dei suoi sapori unici.

17
MAG
Le prelibatezze della tradizione culinaria pugliese: un viaggio tra formati di pasta

Cucina pugliese

Le prelibatezze della tradizione culinaria pugliese: un viaggio tra formati di pasta

Nel cuore della Puglia, la tradizione culinaria si esprime attraverso una vasta gamma di formati di pasta, creati con sapienti gesti e ingredienti autentici. I pugliesi hanno saputo trasformare gli avanzi del giorno prima in piatti gustosi, utilizzando materie prime regionali di alta qualità. In Puglia, la pasta fresca tradizionale viene ancora prodotta in modo artigianale, sia nei piccoli laboratori artigianali che tra le mura domestiche. La tradizione gioca un ruolo predominante in questa pratica. I segreti tramandati di generazione in generazione, l'attenzione ai dettagli e l'esperienza sono indispensabili per ottenere un ottimo risultato con la pasta fresca pugliese.In ogni paese della Puglia, si possono trovare versioni personalizzate delle ricette tradizionali, che possono variare leggermente, ma che creano una ricchezza di infiniti piatti deliziosi. La stessa diversità si applica anche ai formati di pasta, che possono variare di qualche centimetro e presentare caratteristiche uniche a seconda della zona geografica.Gli anelletti, presenti in diverse forme e varianti nel Sud Italia, prendono il nome dai cerchietti a campanelle indossati dalle donne pugliesi nei giorni di festa. Solitamente consumati in brodo, rappresentano un'opzione gustosa e tradizionale.I calzoncelli, noti anche come agnolotti baresi, sono fagottini ripieni che hanno conquistato il palato degli abitanti della Puglia, sia nella versione dolce che salata. Durante le feste di Natale, i calzoncelli dolci sono particolarmente diffusi, con una farcia a base di castagne, miele, buccia d'arancia e cacao.I cecatelli, pasta a forma di anguilla filiforme e trasparente, sono condivisi anche con la Campania, ma trovano le loro radici a Lucera. Solitamente conditi con rucola e pomodoro, i cecatelli possono essere preparati anche con farine integrali o di altri cereali, aggiungendo un tocco di originalità.Le mescuetille, pasta quasi dimenticata, sono un piatto tipico della zona di Altamura e Monteparano. Questa pasta a base di grano duro, semola e acqua viene tagliata a quadretti e incavata con un dito.La tria: Tra i formati di pasta pugliese, non possiamo dimenticare la Tria. Questo tipo di pasta è caratterizzato da una forma rettangolare o a losanga ed è tradizionalmente preparato con farina di grano e acqua. La pasta viene poi fritta in olio d'oliva fino a diventare croccante e dorata.I cavatelli sono uno dei formati di pasta più amati e diffusi in Puglia. Questa pasta viene preparata con semola di grano duro e acqua, ed è caratterizzata da una forma allungata e incurvata. I cavatelli vengono tradizionalmente preparati a mano, utilizzando la tecnica dell'"incavatura" con il palmo della mano. Sono spesso conditi con sughi a base di verdure, come i broccoli o i funghi cardoncelli, oppure al sugo di pomodoro.I capunti sono un tipo di pasta pugliese simile ai cavatelli, ma con una forma più allungata. Sono realizzati a mano utilizzando farina di semola di grano duro o di grano arso. La tecnica tradizionale prevede che vengano trascinati sulla superficie di lavoro, chiamata madia, utilizzando tre dita: indice, medio e anulare. Questo processo conferisce ai capunti la loro forma caratteristica e li rende unici.  

20
APR
Sottoli pugliesi e conserve: prodotti tipici pugliesi da gustare

Tradizione dei sottoli pugliesi

Sottoli pugliesi e conserve: prodotti tipici pugliesi da gustare

La Puglia è tutta da gustare! Non è un caso che nella regione rinomata per la produzione dei migliori oli d’oliva al mondo, siano nate le autentiche specialità pugliesi “sott’olio”. Alcuni esempi famosi sono le melanzane sott’olio, i pomodori sott’olio e i lampascioni pugliesi (bulbi amarognoli simili alla cipolla). Nel corso degli anni i prodotti sott’olio hanno conquistato il palato di tutti fino a diventare delle vere e proprie eccellenze gastronomiche della Puglia, insieme alle altre conserve di verdure sott’olio. La tecnica di conservare gli alimenti “Sott’olio” deriva dalla necessità di preservarne la freschezza nel tempo, al fine di proteggere gli alimenti dall’aria, impedendo la profilazione dei batteri aerobi che possono causare alterazioni della conserva. Lo scopo è di preservare all’interno del barattolo i gusti e i sapori della stagione in corso per poterli godere in qualsiasi momento dell’anno. Il fulcro del processo dei prodotti sott’olio e conserve è il sapore: autentico proprio come quello fresco. Una tradizione che ha reso conserve e condimenti protagonisti indiscussi sulle nostre tavole, realizzate con gustose e originali preparazioni che nel corso degli anni sono diventate un’autentica arte culinaria. Non si possono non citare i sottoli ripieni, un’autentica e tipica specialità artigianale pugliese.Il fiore all’occhiello delle conserve pugliesi sono i pomodori secchi sott’olio. Vengono selezionati i pomodori rossi San Marzano, maturi e sodi, che si colorano di rosso bruno nei barattoli di conserva. I pomodori vengono tagliati a metà per lungo e lasciati essiccare sotto il sole estivo per circa 20 giorni. Dopo l’essiccatura vengono inseriti nei vasetti di vetro con olio extra vergine d’oliva pugliese, prezzemolo e aglio. Ma oltre i pomodori sott’olio, un’altra specialità artigianale pugliese sono le melanzane e carciofi sott’olio. Questi vengono sbucciati e tagliati a fette e poi inseriti nei barattoli con l’olio extravergine d’oliva. Nei vasetti di melanzane viene aggiunti anche prezzemolo, aglio e peperoncino. Ottime soluzioni da servire come antipasti e contorni sono le melanzane essiccate al sole, chiamate “Melanzane alla poverella”, e i pomodori verdi, conditi con capperi, acciughe sotto sale, olive verdi snocciolate, menta e aglio. Dal sapore rustico e leggermente piccante, rappresentano la tradizione contadina pugliese. Zucchine sott’olio e peperoni sott’olio completano la ricca e gustosa tavola pugliese!Ogni sott’olio è molto versatile in cucina: perfetti condimenti per insalate, piatti di carne o pesce, bruschette e altre creazioni culinarie. Il successo è assicurato! 

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